Che cos’è Armocromia?

Perchè parliamo di questa cosa?

Oggigiorno il nostro shopping è molto basato a tutte le informazioni che
arrivano da Social, pubblicità, e spesso non siamo consapevole di essere confusi, ma viene convinto da queste info.
Vorrei offrire un acquisto ma un esperienza diversa da quello che passiamo di solito.

Dedichiamo il primo step per circa 45 – 60 min di consulente d’immagine (Armocromia) per scoprire il proprio colore d’armonia.
Lavoriamo insieme con il cliente per comprenderne la personalità e cosa vuol dire “L’armonia.” Durante questa consulenza, aiuterò il cliente ad identificare i colori che meglio si adattano alla sua carnagione, al colore dei capelli e al gusto personale.

Dopo di chè sulla richiesta, cominciamo a costruire un capo adatto ad ognuno, con la palette di colori giusti e personalizzati.
Non sarà un acquisto rapido e semplice, ma sarà un’esperienza di moda davvero unica e profonda.

Cos’è Analisi del colore personale?

L’Armocromia è una disciplina che studia la temperatura della pelle, insieme al mix cromatico del volto, dei capelli e degli occhi ed è in grado di individuare la palette di riferimento che più esalta la bellezza naturale dei nostri tratti, il nostro fascino e la nostra unicità. È un criterio che cerca di superare la dicotomia bello/brutto e si orienta verso un approccio che punta a coniugare estetica e benessere.

In pratica, l’Armocromia ci permette di capire quali sono i colori che ci donano maggiormente, non solo per quanto riguarda l’abbigliamento ma anche trucco e colorazione dei capelli. Esiste una tecnica secondo la quale ogni persona può trovare la sua palette di colori perfetta per abbigliamento, make-up e colore di capelli.

Si individua quattro stagioni cromatiche che rimandano ai colori che si trovano in natura nelle varie stagioni e che sono Inverno, Estate, Autunno e Primavera. Di queste 4 stagioni, due sono composte da colori freddi (Inverno e Estate) e due da colori caldi (Autunno e Primavera). Ogni stagione è poi suddivisa in 4 sottogruppi.

Sono divisi in base:

  1. Sottotono – si misura in una scala che va dal freddo al caldo. Si può valorizzare soltanto con gli analisi con i drappi di colori speciali.
  2. IntensitàL’intensità è la saturazione del colore cioè quanto un colore sia carico e acceso. Si misura in una scala che va dal brillante (bright) allo smorzato (Soft). E una delle caratteristiche che può rendere intensi i nostri colori insieme a luminosità.
  3. Contrasto/ Luminosità – Il Contrasto è il rapporto fra i valori di Pelle, Occhi e Capelli. Più il tono di queste tre componenti si assomiglia, meno contrasto ci sarà e, viceversa, quando uno dei 3 elementi ha un tono molto diverso dagli altri 2 il contrasto sarà più alto.

Le dodici classi di corone

日本古来の冠位十二階について

Le dodici classi di corone erano il primo sistema di classificazione in Giappone, istituito nel 604 d.C. dal principe Shōtoku. Erano suddivise in due livelli ciascuna, formando dodici classi. Ogni classe era identificata da un colore diverso di corona: viola, blu, rosso, giallo, bianco e nero. 

Lo scopo di questo sistema era di assegnare le classi in base ai meriti e alle capacità individuali, aprendo la strada alla promozione dei talenti. Tuttavia, l’ambito di applicazione era limitato alla regione della capitale e alcuni potenti clan si rifiutarono di accettarlo, limitando così l’effetto di rafforzamento del potere reale. In seguito si sviluppò nel sistema delle tredici classi di sette colori e nel sistema delle classi del codice legale.

Grazie alle dodici classi di corone, le persone venivano promosse in base alla loro capacità, indipendentemente dalla loro classe sociale di nascita.

Nelle dodici classi di corone, ogni classe aveva un colore assegnato.

Le corone erano fatte di un tipo di stoffa di seta che si indossava sulla testa e il colore variava a seconda della classe, ma in realtà non c’è nessuna fonte storica come il “Nihon Shoki” che indichi quale colore corrispondeva a quale classe.

Per questo motivo, si pensa che la teoria dei cinque elementi e dei cinque colori sia la più plausibile.

Secondo questa teoria…

Benevolenza – Blu

Cortesia – Rosso

Fiducia – Giallo

Giustizia – Bianco

Saggezza – Nero

Questi sono i colori che si dividono. Il filosofo nazionale dell’epoca Edo, Tanigawa Shisei, ha aggiunto sfumature ai colori a seconda della grandezza della classe.

Tuttavia, ci sono anche alcuni punti dubbi nella teoria dei cinque elementi e dei cinque colori. Il bianco, che era assegnato alla giustizia, era considerato un colore prezioso nell’antico Giappone.

Per quanto ne sappiamo dai documenti rimasti, nel 701 d.C., quando fu stabilito il codice Taiho, il bianco era il colore dei vestiti che solo l’imperatore poteva indossare.

Non è chiaro come fosse trattato il bianco quando furono stabiliti le dodici classi di corone, ma resta ancora il dubbio se fosse usato come colore per le classi basse come la giustizia.

Per quanto riguarda il colore della virtù, la classe più alta (color Viola), non si può applicare la teoria dei cinque elementi e dei cinque colori. Tuttavia, c’è una storia che dice che Soga no Umako diede una corona viola a suo figlio Soga no Iruka.

Si pensa che Soga no Umako e Iruka fossero i più alti nella classe della virtù (grande virtù), quindi si presume che il colore della virtù fosse viola. Inoltre, ci sono anche altri fattori come il fatto che nel sistema della dinastia Sui (la Cina) il viola era usato per le alte classi sociali, quindi la teoria che la virtù fosse viola è molto forte.